15 luglio 2013. L’energia geotermica è una delle fonti rinnovabili con i maggiori vantaggi; in grado di garantire un carico di base, a km 0, flessibile, rispettosa dell’ambiente, la geotermia però non riesce ancora a penetrare nel mercato come le altre green energy, e i grandi investitori sembrano riluttanti a impegnarsi in progetti geotermici.
Per ridurre la voce “rischio”, uno degli aspetti fondamentali è avere a portata di mano, prima di iniziare i lavori di esplorazione, dati inerenti il potenziale energetico terrestre. In questo contesto si inserisce il progetto europeo Geoelec, avviato con l’obiettivo di convincere i decisori politici e gli investitori del potenziale dell’energia geotermica in Europa, creare consapevolezza e migliorare la percezione che oggi si ha di questa fonte.
L’iniziativa ha attivato in questi giorni, sul proprio sito, un sistema di informazione geografica che per la prima volta nel Vecchio Continente mette a disposizione una valutazione delle risorse geotermiche da 1 km a 5 km di profondità. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, mostra il potenziale stimato per la produzione geotermica di energia elettrica nel 2020 e il 2050 in ciascuno dei ventotto Stati membri, più Norvegia, Islanda, Svizzera e Turchia. Il progetto sta anche portando avanti la richiesta dell’istituzione di un Fondo assicurativo europeo contro i rischi geologici associati ai questo tipo di progetti.
Vai al portale: http://www.geoelec.eu/test-geoelec-online-viewer/
Vai al webgis: http://test.thermogis.nl/geoelec/ThermoGIS_GEOELEC.html
Fonte: Rinnovabili.it