15/10/2013. Presentati oggi nella sede del Dipartimento della Protezione Civile i risultati finali del Progetto Magic-Marine Geohazards along the Italian Coasts. Il progetto, iniziato nel 2007 e concluso a giugno 2013, ha l’obiettivo di definire gli elementi di pericolosità dei fondali dei mari italiani, mitigare il rischio e gestire le emergenze.
Finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile nell’ambito di un Accordo di Programma Quadro con il Cnr, il lavoro, coordinato dall’Igag-l’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha visto la collaborazione di tutta la comunità dei geologi marini italiani.
Dopo una breve introduzione del direttore dell’Ufficio Rischio sismico e vulcanico, Mauro Rosi e del dirigente generale Mauro Dolce del Dipartimento della protezione Civile, che hanno ripercorso la genesi del progetto e i suoi sviluppi, il workshop è proseguito con l’intervento del responsabile scientifico di progetto dell’Igag Prof. Francesco Latino Chiocci.
Chiocci ha esposto le finalità di MaGIC e i suoi ambiti di applicazione in protezione civile, spiegando l’iter che ha condotto alla produzione delle 72 carte (in scala 1:50.000) degli elementi di pericolosità presenti nei fondali dei mari italiani. Le carte sono georeferenziate e organizzate su quattro livelli informativi a dettaglio crescente, dei quali, il quarto evidenzia le aree potenzialmente soggette ad instabilità.
Nel corso del workshop sono intervenuti i rappresentati dei vari istituti di ricerca coinvolti nel progetto che hanno presentato i risultati raggiunti per le diverse aree di competenza previste e le relative carte prodotte.
L’incontro, dedicato ai rappresentanti delle Regioni e Province Autonome e delle principali strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile, è stato inoltre l’occasione per rappresentare lo stato dell’arte di NEAMTWS- North Eastern Atlantic & Med Tsunami Warning System, il programma sul sistema di allertamento internazionale per il rischio tsunami coordinato dall’Unesco e illustrato nell’intervento del Direttore dell’Ufficio Gestione delle emergenze del Dipartimento, Fabrizio Curcio.
Il workshop si è chiuso con l’intervento del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che ha ringraziato tutti gli istituti coinvolti per il lavoro svolto nell’ambito del progetto.
Fonte: http://www.protezionecivile.gov.it