07 aprile 2011. Sono passati due anni da quando la terra ha tremato distruggendo L’Aquila e portando via centinaia di vite umane. Una tragedia che ha cambiato inesorabilmente la città e i suoi abitanti.Il 6 aprile, anniversario dell’accaduto in occasione della commemorazione delle vittime, Stefania Pezzopane, ex presidente della Provincia, ha dichiarato: «Le nostre vite sono cambiate inesorabilmente. Oltre 39 mila persone non vivono più nelle loro abitazioni, 23 mila sono negli insediamenti del progetto Case o nei Map, 2 mila aquilani sono ancora ospiti tra hotel e caserme. Il 68%, da una recente indagine condotta dalle Università di L’Aquila, Firenze e Ancona, non è soddisfatto dell’attuale abitazione. La cassa integrazione è salita di sei punti percentuali. Il 46% degli aquilani denuncia un calo drastico di reddito. I medici segnalano un abuso di psicofarmaci. Mancano spazi per giovani ed anziani. Eppure in troppi cercano di dipingere uno scenario diverso. Parlano di miracolo, tentano di ammaliare l’Italia con una parvenza di efficienza e celerità nella ricostruzione. Ma qui c’è vera disperazione».
Intanto il Consiglio Nazionale dei Geologi ha presentato all’VIII Commissione della Camera dei Deputati, Ambiente Territorio e Lavori Pubblici, un documento riguardante la ricostruzione de l’Aquila e degli altri comuni colpiti, nel quale si richiede che “i Piani di Ricostruzione e/o di recupero Comunale siano redatti sulla base dei risultati di un apposito studio e conseguente relazione geologica – ha affermato Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi – redatti in conformità al DM 14.1.2008 “Norme tecniche per le costruzioni” (NTC 2008) e dalla Microzonazione Sismica di livello 3, redatta secondo le prescrizioni degli “Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica (MS)” approvati dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 13.11.2008 (ICMS 2008), supportati dalle necessarie indagini geognostiche, sulla base di linee guida regionali da emanarsi a cura delle regioni in coerenza con gli ICMS 2008.
Nelle more si applicheranno le prescrizioni degli stessi ICMS ed NTC 2008”. Inoltre il Consiglio Nazionale dei Geologi ha proposto che i risultati della Microzonazione Sismica siano poi recepiti dal Piano Comunale di Emergenza, e i liberi professionisti estensori unitamente a esperti individuati delle strutture centrali e periferiche di Protezione Civile, dalle Università e dagli Enti di Ricerca preposti, partecipino alle attività informative sulle pericolosità sismiche nei programmi comunali di “educazione sismica” per la popolazione”.
Fonte: www.geologi.info