24 aprile 2011 – Il progetto che punta a sfruttare il vulcano sottomarino Marsili a nord delle Eolie…
Il Marsili, il grande vulcano sottomarino situato nel Tirreno meridionale a circa 150 km a nord delle Eolie, potrebbe diventare presto una fonte di energia. Il progetto, che ha come obiettivo quello di sfruttare il calore del vulcano, è nato da un’idea di Patrizio Signanini dell’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti ed è stato sviluppato da Eurobuilding (società di ingegneria naturalistica con sede ad Ascoli Piceno) in collaborazione con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’Istituto per la geologia marina del Cnr-Ismar, il Politecnico di Bari e il Centro di ricerche sperimentali per le geotecnologie dell’Università di Chieti.
Il Marsili è il vulcano più grande d’Europa, ed emette fluidi ad una temperatura di circa 300 gradi centigradi: secondo Diego Paltrinieri, geologo marino e direttore del progetto per la Eurobuilding, ha un enorme potenziale geotermico.
”La geotermia offshore – sottolinea Paltrinieri – e’ una reale ed importante risorsa energetica tutta italiana. Il vulcano Marsili puo’ diventare la prima fonte di approvvigionamento di energia geotermica offshore della storia aprendo la strada ad un’energia nuova, pulita ed inesauribile”.
Il progetto rappresenta, secondo Paltrinieri, ”un prezioso contributo per una diversificazione del mix energetico italiano favorendo la crescita della produzione da fonti energetiche rinnovabili e l’abbattimento delle emissioni di gas serra in atmosfera”.
“Puo’ contribuire, in maniera determinante, a raggiungere gli obiettivi 20-20-20 sul clima dell’Unione europea (-20% dei consumi da fonti primarie e di emissioni di gas climalteranti e +20% di energia da fonti rinnovabili ndr.), ed essere una valida alternativa all’energia nucleare, su cui la stessa Ue sta aprendo una riflessione”, conclude.
Il progetto è composto da tre fasi successive (esplorazione, perforazione, produzione), ed entro il 2012 si prevede la creazione del primo pozzo geotermico così da giungere al 2015 per l’installazione di una prima unità produttiva (con una potenza di 200 Mwe). Entro il 2015, per un investimento totale di 2 miliardi di euro, è prevista la costruzione di 4 piattaforme per una potenza totale di 800-1000 MW. A regime l’impianto potrà produrre ogni anno 4,4 miliardi di kWh, sufficienti per soddisfare il fabbisogno di una città come Palermo.
Fonte: www.geologi.info