Dopo il disastro del Golfo del Messico, gli eurodeputati europei chiedono standard ambientali e di sicurezza piu’ rigidi per pozzi di petrolio e gas offshore nell’Ue. E’ quanto emerge da una risoluzione approvata oggi in Commissione Industria al Parlamento europeo, adottata con 41 voti a favore e 6 contrari.Secondo la relatrice, l’eurodeputata britannica Vicky Ford (conservatori e riformisti europei), il testo propone ”suggerimenti per prevenire incidenti, adottare azioni rapide qualora accadano e fornire chiarezza riguardo le responsabilita”’, in vista della proposta di legislazione della Commissione Ue sulla sicurezza di pozzi di petrolio e gas offshore, il prossimo autunno.
Proprio sul fronte delle responsabilita’, secondo gli eurodeputati anche per l’industria offshore vale il principio che ‘chi inquina paga’. Il settore pubblico pero’ deve comunque supervisionare la sicurezza e il coordinamento di qualsiasi risposta ad un disastro. Potrebbe entrare in azione l’agenzia europea per la sicurezza marittima e negli scenari peggiori va previsto un vero e proprio piano nazionale.
Gli eurodeputati chiedono inoltre che tutte le attivita’ di trivellazione siano sottoposte a verifiche e ispezioni regolari.
Precondizione per ottenere qualsiasi licenza dovrebbe essere una valutazione di impatto ambientale e le attivita’ dovrebbero cominciare solo dopo l’approvazione di un dettagliato piano di possibili emergenze. (ANSA).
Fonte: www.ansa.it