13/12/2011. Dal “Deep Geothermal Market Report 2011” emerge che il 50% della capacità europea proviene da impianti italiani e i numeri sono destinati ad aumentare in tutto il Vecchio Continente.
Il futuro appare roseo per la geotermia ad alta entalpia in Europa. I numeri sono piuttosto alti e sembrano soprattutto destinati a crescere. Se nel 2010 l’Europa poteva contare su 59 centrali geotermoelettriche, con una capacità installata totale di 1,6 GW ed una produzione elettrica di 10,9 TWh, nell’arco del prossimo decennio gli impianti che sfruttano il calore del sottosuolo, in particolare riferimento alla tecnologia EGS (Enhanced geothermal System), si prevede che saranno in grado di incrementare la produzione di oltre 3 GWe. Questi perlomeno i dati riportati dall’ultimo rapporto “Deep Geothermal Market Report 2011″redatto dall’EGC (European Geothermal Energy Council), che stila un’analisi approfondita dei progetti geotermici realizzati o in fase di realizzazione sul territorio europeo.
Il ruolo principe dell’Italia. Dal Report emerge che è l’Italia la punta di diamante del settore, con quasi 900 MWe di capacità installata al 2011 e che, stando alle stime, arriverà a toccare la soglia dei 922,6 MWe nel corso dei prossimi cinque anni. Seguita da Islanda, che incrementerà la propria potenza di circa 300 MWe, arrivando nel 2015 a produrre 889,6 MWe e Turchia che, sempre stando alle stime, quintuplicherà la propria potenza fino a 609,75 nel 2015. Anche la Germania, che finora ha investito ben poco sul mercato geotermico, ha in previsione la realizzazione, da qui al 2015, di 16 nuovi impianti, con una capacità complessiva di 69,1 MWe.
In termini di reti di distribuzione del calore del sottosuolo, invece, il documento riporta che il territorio europeo dispone attualmente di 212 impianti di teleriscaldamento attivi per una capacità totale installata di Capacità destinata ad aumentare considerevolmente nel caso in cui i circa 200 progetti in fase di studio diventeranno operativi. Le nazioni in cui è presente il maggior numero di sistemi installati sono la Francia (con 42 sistemi), l’Islanda (33), la Germania (26) e l’Ungheria (16).
Nonostante le prospettive siano positive, il Report si conclude con una sorta di appello ai Governi europei affinché investano ancor più sulla geotermia, sia da un punto di vista di investimenti che da un punto di vista politico-decisionale.
Fonte: Casa e Clima.com