22 dicembre 2011. Piu’ di un quarto della produzione di energia elettrica (25,5% e pari a 76.964.4 GWh) in Italia e’ prodotta da fonti rinnovabili. L’idrico rappresenta i 2/3 delle fonti rinnovabili ma in crescita fonti quali biomasse, eolico, geotermico e fotovoltaico. Mentre l’incidenza dell’idrico cala (-4,5 punti percentuali rispetto all’anno 2009), quella di eolico, fotovoltaico e biomasse cresce (rispettivamente +2,4, +1,5 e +1,3 punti percentuali).
A sostenerlo i ricercatori di Fondazione Impresa secondo i quali le regioni che presentano la maggiore incidenza di energia rinnovabile sulla produzione totale di energia elettrica sono Valle d’Aosta (100,0%), Trentino Alto Adige (91,9%), Umbria (55,3%) e Basilicata (53,0%). Agli ultimi posti: Sicilia (10,7%), Puglia (10,4%) e Liguria (3,4%). Le regioni che registrano una maggiore crescita dell’incidenza della quota di energia elettrica da fonti rinnovabili sull’energia elettrica totale tra gli anni 2009-2010 sono Umbria (+19,3 punti percentuali), Molise (+13,5) e Abruzzo (+7,6). La quota di energia rinnovabile e’ invece diminuita in Trentino Alto Adige (-0,8), Piemonte (-0,7) e Liguria (-0,4).

In Italia, fatta cento la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la fonte idrica ha l’incidenza maggiore (66,4%). Seguono biomasse (12,3%) e eolico (11,9%). Poi geotermico (7,0%) e fotovoltaico (2,5%). Campania, Sardegna e Basilicata, piu’ delle altre Regioni, producono energia elettrica da un mix eterogeneo di fonti rinnovabili, come idrico, eolico, fotovoltaico e biomasse. Menzione speciale alla Toscana, la sola regione italiana a sfruttare la geotermia

Fonte: ansa.it

Fondazione impresa: In Italia 25,5% elettricita’ da rinnovabili