23 marzo 2012. Saper gestire le allerte: l’Italia del dissesto e delle alluvioni deve rispondere alle emergenze. E, dai massimi esperti dei rischi, riuniti a Roma all’Accademia dei Lincei per un convegno sul rischio idrogeologico nel nostro Paese, arriva un documento dove si mettono nero su bianco i comandamenti per l’intervento.In particolare nel documento si fa presente che per la comunita’ scientifica e’ ”necessario riprendere un percorso sulla ricerca sui rischi naturali, oggi totalmente ignorata dal Piano nazionale della ricerca” e si chiede di rivedere i servizi meteorologico, idrografico e geologico.
Secondo il documento dell’Accademia ”la difesa dal rischio idrogeologico richiede ”un’accorta miscela di misure strutturali (proteggere sia cittadini che territorio con opere di difesa) e non strutturali (si concentrano sulla difesa dei cittadini attraverso vincoli idrogeologici, sistemi di previsione, assistenza)”. Per questo il nostro Paese dovrebbe pianificare ”un impegno finanziario a lungo termine”. Per arrivare a fare questo serve prima pero’ una ”drastica semplificazione del quadro normativo” e una ”ristrutturazione del Sistema dei servizi meteorologico, idrografico e geologico”
Fonte: ansa.it